Stagisti: “perchè stagista? Io voglio lavorare. Perché stage? Pensavo fosse un lavoro. Intendo un lavoro vero. Stage? Già fatto, grazie, passo.
” Chi ha qualche anno in più, ha lavorato per anni, poi è rimasto a casa e oggi si sente dire stage, reagisce con un “e cosa sarebbe?”
Si sente parlare di stage o tirocini. Soprattutto se ne sente parlare sempre male
. Io credo sia utile invece dare le istruzioni per sfruttarli e farli fruttare, visto che ci sono. Se l’azienda sfrutta gli stagisti è ora che gli stagisti comincino a sfruttare l’azienda!
Tanto per cominciare con le idee chiare, lo stage è il tirocinio e il tirocinio è lo stage, insomma sono la stessa cosa. Chiarito il grande dilemma, concentriamoci sul senso.
Lo stage è una tipologia di rapporto lavorativo “leggero” molto usato di questi tempi. Partiamo dal presupposto che gli stage esistono e vengono usati, sono una formula che ha trovato il suo posto e il suo senso in questo mercato del lavoro.
Sono d’accordo che sarebbero meglio i contratti di lavoro diretti, ma il mercato non funziona cosi e tu devi muoverti in questo mercato
. Non è possibile criticarli o fare finta di niente, loro sono li e vanno considerati, anzi sfruttati.
Principalmente le aziende usano lo stage per due obiettivi: avere un supporto in più a basso costo, oppure ponderare e valutare bene una risorsa prima di decidere di investire su di lei. Ma quali sono gli obiettivi dello stagista?
Prova a ragionare su questa domanda e scommetto che troverai degli ottimi motivi per sfruttare lo stage!
Cerca le cose che ti piacciono, interessati agli aspetti che vuoi approfondire, crea rapporti con persone che ti possono essere utili, impara tutto ciò che ti può interessare per il futuro e porta a casa.