Questa è una storia “contraria”. Non è una storia di lavoro, ma è una bella storia di vita che riguarda il lavoro.
Non me ne vorrà Roberto, ideatore di questa bella iniziativa, ma con tale premessa mi piacerebbe far nascere la riflessione che non per forza realizzazione e felicità si ottengono con il lavoro, o meglio con l’idea di occupazione a cui siamo abituati.
Nel mio lavoro di orientatore, ho incontrato Sonia, manager di successo in una rinomata azienda, carriera sempre in costante evoluzione, stimata e apprezzata dai colleghi e dalla proprietà. In azienda arriva la crisi, scattano la cassa integrazione e i licenziamenti. Sonia subisce il ridimensionamento del suo settore, nasce una certa delusione e un “disinnamoramento” per il suo lavoro.
Nel frattempo va in maternità, dopo i mesi di obbligatorietà, potrebbe rientrare ma non lo fa.
Arriva da me, confusa, vorrebbe un altro lavoro, ma non sa cosa, è combattuta tra la famiglia e la crescita del piccolo e la propria carriera.
Decidiamo insieme di fare un passo indietro, condividiamo che è inutile cercare un nuovo lavoro, più o meno a caso. I nostri incontri diventano spunti per Sonia di auto-riflessione….le sue passioni, le sue attitudini, competenze, valori….Sonia non trova un lavoro, ma trova se stessa…ora va da sola e dopo qualche mese mi arriva questo messaggio via LinkedIn, che sa molto da lieto fine .
“….sto bene, sono felice, non sto cercando lavoro attivamente perché ho deciso che preferisco portare avanti il mio progetto ( il blog vedrà la luce tra poco ed è diventata una cosa più seria di quanto pensassi) ti farò sapere e chiederò la tua opinione!!! Diciamo anche che questo periodo è davvero strano e per certi aspetti complicato quindi preferisco dedicare un po’ più di tempo al mio bimbo, ci sarà tempo per lavorare!!!! Ho davvero deciso di aspettare l’occasione giusta per me, senza fretta e intanto mi godo il mio nuovo equilibrio. Credo davvero che tu abbia molto merito in questo, sei stato capace di ricordarmi che sono brava e qualificata in un momento in cui io l’avevo scordato! ….”
Per Sonia sicuramente non sarà sempre facile ma ora ha una bussola che trasforma il suo viaggio da un vagabondare senza meta – trasportata dagli eventi e dagli altri – in un itinerario chiaro ed appagante, frutto di volontà e scelte personali.
Questo è l’itinerario del Bel Lavoro.
Alessio Pigro
Psicologo del Lavoro
-Career Coach-